Le linee viola dell’immaginazione infantile

Qualche mese fa è tornato a riempire le vetrine delle librerie un caposaldo della lettura infantile: “Harold e la matita viola” di Crockett Johnson, edito da Camelozampa. Un albo intramontabile, geniale, e un potente inno alla forza dell’immaginazione dei bambini.

In questo breve articolo vorrei focalizzare la vostra attenzione sul concetto di fantasia e curiosità intesi come ingredienti fondamentali e del tutto spontanei nel bambino. Con l’immaginario, infatti, egli conosce ed esplora la realtà, comunica con il mondo esterno e dà voce alle difficoltà, nonché alle paure, che incontra quotidianamente.

Spesso ai bambini, come nel caso di Harold, il protagonista del libro, basta una grande matita viola per dare sfogo alla loro fantasia e creatività: in un istante una linea tracciata, non si sa esattamente dove e in quale spazio, diventa l’incipit di una passeggiata al chiaro di luna.

Quando si lascia trasportare dall’immaginario, il bimbo pensa di creare storie, oggetti, personaggi, situazioni…ed invece è la fantasia stessa che lo trascina negli imprevisti e nell’incertezza, lo catapulta in nuovi punti di vista, in mondi sconosciuti, irreali, felici oppure paurosi.

Gli albi illustrati, ma non solo, stimolano questo pensiero divergente e la capacità di trovare molteplici soluzioni, spesso originali, creative e per nulla scontate ad un problema.

L’immaginario, la fantasia, la creatività e il pensiero divergente hanno anche un momento privilegiato in cui manifestarsi: l’ora del sonno!

Come nella storia di Harold, la fase prima dell’addormentamento, è l’occasione ideale per le sperimentazioni mentali dei bambini, in quanto, quasi per definizione, si tratta di un momento libero da censure. Questo albo illustrato, infatti, risalta il regno della finzione e plasma la creazione di una fantasia notturna nella quale sono proiettati i desideri, ma anche le situazioni di pericolo e paura.

Harold e la matita viola è un albo illustrato adatto ai bambini dai 2 anni e mezzo in su, ma che suggerisco vivamente anche ai genitori e agli educatori con l’obiettivo di incoraggiare il processo creativo di ciascun bambino e la nascita del pensiero divergente. E’ importante che gli adulti costruiscano un contesto fertile nel quale la fantasia dei bambini possa attecchire e mettere radici profonde, una fantasia capace di portare a diverse chiavi di lettura della realtà e a formulare idee innovative e insolite.

Harold insegna, a tutti noi, ad accogliere l’imprevisto, a cercare soluzioni diverse ad un problema e soprattutto a non arrenderci mai. Infatti, a prescindere da quello che può accadere, alla sera, come anche nel finale dell’avventura immaginifica di Max nel libro “Nel paese dei mostri selvaggi”, ci sarà sempre un letto caldo e familiare, o una minestra appetitosa, ad accoglierci e a riportarci nuovamente nel mondo reale.

di Emanuela Menabue, Pedagogista e Formatrice LOE

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