Mattoncini Per Parlare – Finisce la sperimentazione

Quando lo scorso anno abbiamo iniziato a pensare a Mattoncini Per Parlare (MPP) e al suo utilizzo all’interno della scuola avevamo una nostra idea e immaginavamo alcune dinamiche come utili ed efficaci.

La sperimentazione, partita alla fine di febbraio e durata poi fino alla conclusione di questo anno scolastico, ci ha permesso di fare esperienza diretta, sul campo, grazie alle dieci classi e le insegnanti che si sono messe in gioco e che nei cinque incontri di confronto previsti hanno condiviso con noi le difficoltà riscontrate ma anche e soprattutto le esperienza, le idee e le soluzioni a volte improvvisate per andare incontro alle tante necessità di classi ancora provate dalla pandemia, dal distanziamento e dalle lezioni a singhiozzo.

Questa sperimentazione ha dimostrato a tutti noi che “volere è potere” e non per usare una frase facile e forse banale ma perché nella realtà dei fatti, le insegnanti hanno dimostrato di credere fermamente in questo progetto. Hanno fatto il possibile per proporre settimanalmente o giornalmente le attività previste malgrado le difficoltà, il tempo e le altre esigenze della classe.

Come abbiamo lavorato?

Ogni insegnante ha scelto i tempi e i modi migliori per proporre MPP ai propri bambini compatibilmente a tempi e spazi disponibili. Noi abbiamo solo dato delle linee guida e messo a disposizione una bacheca virtuale su Padlet che ci ha permesso così di restare connessi, quasi “in presenza” con i bambini, dato che abbiamo avuto accesso a foto e video dei nostri piccoli costruttori all’opera.

Tra i bambini, c’è chi ha costruito tanto e subito, chi non voleva nemmeno partecipare e chi a detta dell’insegnante era “il timido che non vuole parlare mai”. MPP ci ha dimostrato che i bambini hanno voglia di lavorare ed esplorare nuove strade. In tutti i gruppi di lavoro abbiamo riscontrato estremo entusiasmo e voglia di utilizzare uno strumento di gioco per raccontare qualcosa di sé, sarà il fascino dei mattoncini LEGO.

I bambini sanno che quelli di MPP sono mattoncini speciali. Qualcuno li ha battezzati “mattoncini parlanti” e tutti hanno subito notato le differenze tra questi mattoncini e quelli che normalmente si trovano in una comune scatola disponibile al centro commerciale: pezzi speciali come la sfera trasparente, dentro alla quale nascondere e custodire tesori ed emozioni; cordicelle e tubi flessibili per connettere e collegare o creare magici arcobaleni; pezzi trasparenti e colorati per raccontare la luce, la gioia e l’allegria.

Per noi di LOE questa sperimentazione è stata un gran bel successo e ringraziamo le insegnanti che ci hanno seguito. Con loro sappiamo già che il lavoro non finisce, continueremo il prossimo anno per riprendere proprio da dove abbiamo interrotto e forti di quattro mesi di prove ed esperimenti che ci permetteranno di ripartire nel migliore dei modi.

Dopo questa sperimentazione MPP diventerà un corso che proporremo al MIUR nel prossimo mese di ottobre, ma nel frattempo, dato che crediamo tantissimo nella potenza del metodo, continuate a seguirci per iscrivervi ad una delle prossime masterclass aperte agli insegnanti a partire già dal mese di settembre.

Buon lavoro a tutti (e buone ferie)

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