“Dicono che uno sguardo del terribile Cane Nero scateni gli eventi più funesti.
Così, quando il mostro si presenta fuori dalla casa degli Hope, tutti scappano impauriti. Tranne Small…”
(da Cane Nero, Pinfold, Terre di Mezzo Edizioni)
Già, tranne Small, la piccola Small (non sarà certo casuale, da parte dell’autore, la scelta del nome!) che, coraggiosa e baldanzosa, riesce a domare la bestia (che tanto spaventosa poi alla fine non è!) dimostrando agli adulti che la paura può essere gestita e affrontata.
I bambini vedono il mondo con occhi diversi rispetto ai grandi. La loro immaginazione dà forma e sostanza a ciò che non conoscono. Essi, infatti, hanno bisogno di dare un volto e una concretezza anche a ciò che è ignoto come, ad esempio, alla paura che necessita di essere incarnata in una cosa qualsiasi purché in carne e ossa. La paura, per i bambini, è dunque un ponte tra il mondo sicuro della realtà e l’universo incerto dell’ignoto. Ogni rumore, ombra, distacco dalla figura di riferimento o situazione nuova può diventare così un Cane Nero invalicabile. Ma è proprio grazie alla paura che, come la piccola Small, imparano a conoscere il coraggio, l’ardimento di affrontare, conoscere e ri-conoscere le proprie emozioni, anche quelle più dirompenti e difficili da gestire.
[…] “Siamo stati sciocchi” disse Adeline. “Solo Small ha saputo cosa fare”. Rimasero tutti zitti per un po’, pensando a quanto impavida era stata Small. “Ci è voluto un sacco di coraggio per affrontare una creatura così grande e spaventosa” disse la signora Hope.
I bambini sono competenti e, come Small, hanno tutte le risorse per far fronte al mondo, ma, a volte, quando le paure sono particolarmente intense, è necessario il supporto dell’adulto che sostiene e rassicura, a differenza di quanto avviene nell’albo dove i genitori sono totalmente inadeguati a gestire questa emozione: la paura fa paura, anche ai grandi!
Eppure questa emozione così scomoda e che crea disagio più agli adulti che ai piccoli, riveste un ruolo fondamentale nello sviluppo emotivo e cognitivo dei bambini perché li aiuta a riconoscere i pericoli e a costruire meccanismi di protezione, essa è dunque essenziale per lo sviluppo di competenze come l’autoregolazione emotiva e l’acquisizione di sicurezza in se stessi.
La paura è presente già nei primi mesi di vita, tipica la paura dei rumori forti o la sensazione di panico che il piccolo prova quando viene separato, anche per un breve lasso di tempo, dai genitori. Con la crescita, le paure evolvono e si diversificano in base alle esperienze vissute, dalla paura del buio a quella dei mostri, da quella dei ladri a quella nei confronti degli estranei, per fare solo qualche esempio. Altrettanto diversificate sono le manifestazioni con cui la paura si mostra: agitazione, pianto, mal di pancia, rifiuto, richiesta costante di essere tranquillizzati.
Ecco perché diventa fondamentale che gli adulti siano in grado di sostenere i bambini a superare i loro timori e a leggere i segnali di ciò che li spaventa. Con molta pazienza e comprensione possiamo aiutarli a trasformare le paure in un’occasione di crescita emotiva e in un’opportunità di diventare sempre più resilienti. Le paure vanno affrontate con molta delicatezza, con gradualità, con l’ascolto autentico del bambino e con l’obiettivo di dare valore alle sue emozioni.
Nelle strutture educative, la creazione di spazi esteticamente gradevoli e accoglienti insieme all’organizzazione di piccole routine sono accortezze utili per garantire stabilità, sicurezza e tranquillità.
L’albo illustrato a tema emozioni è uno strumento validissimo, e da me privilegiato, per lavorare sulle paure perché parla il linguaggio dei bambini e, attraverso metafore, ha la capacità di arrivare dritto dritto al loro cuore. Le case editrici offrono una moltitudine di titoli di qualità tra cui scegliere, tra tutti, vi propongo, appunto, Cane Nero, un capolavoro di immagini e testo che parla di paura senza mai nominarla direttamente, ma anche di coraggio e pregiudizio, tanti temi trasversali come solo gli albi illustrati di qualità sanno donare.
Anche lo yoga è un’attività preziosa per aiutare i bambini a esplorare e gestire le emozioni in modo naturale e giocoso; il corpo è un linguaggio che utilizziamo spesso nelle nostre formazioni consapevoli del connubio molto forte che esiste tra bambini- corpo- emozioni- apprendimenti. Attraverso il movimento, la respirazione e il rilassamento, i bambini imparano a riconoscere e a dare un nome alle emozioni che provano, sviluppando una maggiore consapevolezza di sé. Le posizioni dello yoga, associate a specifici stati emotivi, permettono loro di scaricare tensioni e ritrovare calma, migliorando così il loro benessere fisico ed emotivo. Lo yoga, inoltre, come l’albo illustrato, stimola la concentrazione e l’autoregolazione, aiutando i bambini a gestire momenti di stress, paura o conflitto. Grazie alla sua natura inclusiva e non competitiva, lo yoga promuove anche l’empatia e la collaborazione, creando un ambiente di apprendimento sereno e positivo.
Positività che appartiene anche alla nostra piccola protagonista Small, che, con leggerezza e coraggio, cantando e correndo, riesce a domare il bestione e a vincere, non solo la paura, ma anche il pregiudizio degli adulti.
Ma che fine ha fatto il terribile Cane Nero?
“Be’, non c’era niente di cui avere paura” rispose Small andando a sedersi vicino al fuoco. E il Cane Nero la seguì”
Emanuela Menabue
Sulla tematica L’Officina Educativa organizza un corso in presenza il 15 Febbraio a Monza, presso il Binario 7, dal titolo Le emozioni nella pancia dei bambini: tra Yoga e Albi illustrati. Sette ore di formazione in presenza durante le quali parleremo di bambini ed emozioni e lo faremo con i nostri linguaggi preferiti: l’albo illustrato e lo yoga!
Questo è il link per iscriversi al corso: https://officinaeducativa.it/product/le-emozioni-nella-pancia-dei-bambini-tra-yoga-e-albi-illustrati/

