I cinque sensi dei bambini incontrano le quattro stagioni

È cosa nota, per chi si occupa di educazione, che i bambini esplorano e conoscono il mondo attraverso la sensorialità. 

La bocca, gli occhi, le mani, il naso, le orecchie sono strumenti fondamentali per entrare in contatto con l’ambiente e gli oggetti, per relazionarsi con gli altri esseri umani e sviluppare competenze essenziali per la crescita.

In modo particolare, vorrei porre la vostra attenzione sul connubio molto stretto che esiste tra i cinque sensi e le quattro stagioni. Esse, infatti, sono uno spunto incredibile non solo per stimolare la curiosità dei bambini, ma anche un’opportunità per favorire esperienze multidirezionali estremamente ricche che permettono di lavorare sull’olfatto, la vista, il tatto, il gusto e l’udito e, cosa altrettanto importante, approfondire le tradizioni, gli usi e i costumi del proprio territorio.

I percorsi didattici ispirati alle stagioni e alla sensorialità, inoltre, aiutano i bambini a percepire lo scorrere del tempo e la metamorfosi della natura, ad apprezzarne i cambiamenti attraverso un’osservazione attenta stimolata proprio dalle esperienze sensoriali. Ogni stagione è, infatti, un invito a uscire dagli spazi della scuola per scoprire il mondo e i suoi ritmi attraverso i colori, le consistenze e le forme, i profumi e gli odori, i sapori, i rumori e i suoni.

Stagioni: colori, profumi, suoni, sapori, consistenze e sensazioni

Pensiamo ai colori e all’esplorazione visiva

Quante opportunità ci danno le stagioni per osservare, scoprire e riconoscere i colori? Il foliage autunnale, ad esempio, permette al bambino di apprendere, attraverso esperienze concrete con le foglie, una vastissima palette cromatica, dal verde al rosso e al giallo, dall’arancione al marrone all’ocra e a tutte le sfumature che questa incredibile stagione porta con sé. Non dimentichiamo poi i colori vivaci della bella stagione: rosa, viola, azzurro, lilla, verde brillante…L’inverno, per fare un altro esempio, quando scende la neve, ci dona meravigliose sfumature di bianco tutte da scoprire. 

Se penso all’olfatto, invece, di primo acchito mi viene in mente la primavera e i suoi profumi, a volte delicati, altre intensi, dei fiori appena sbocciati, oppure, mi sembra di sentirlo sotto al naso, il profumo gradevole della frutta matura in estate, l’inebriante aroma delle pesche, delle albicocche, del melone…al solo ricordo, ne percepiamo quasi anche il sapore.

Il senso dell’udito trova tante sollecitazioni e manifestazioni in natura: il vociare intenso dell’estate, il brulicare chiassoso delle persone e dei luoghi di villeggiatura, il cinguettio degli uccelli e i rumori della natura quando è nel pieno del suo vigore. E i suoni ovattati di un paesaggio innevato non hanno altrettanto fascino per i bambini esploratori del mondo? Certo che sì, il silenzio della natura addormentata durante l’inverno diventa una lezione di ascolto, in cui i suoni leggeri e i rumori sottili prendono il sopravvento.

Tutte le stagioni, poi, donano infinite possibilità di approfondire il senso del gusto. Pensiamo alla frutta e alla verdura stagionale, tantissimi sapori, profumi, pietanze, tradizioni e culture che si intrecciano tra di loro diventando un’opportunità per i bambini anche di assaggiare i cibi e imparare i principi di una sana alimentazione.

Il tatto, infine, è il senso preferito dai piccoli che porta con sé tutta la meraviglia del toccare e raccogliere con le mani gli elementi della natura per poi custodirli come oggetti preziosi, oppure la possibilità di camminare sopra un prato bagnato. Il tatto diventa così uno strumento d’eccellenza per esplorare la consistenza delle foglie, della neve, di un frutto, arricchisce l’esperienza del bambino e lo aiuta a sviluppare la motricità fine. In primavera la terra si ammorbidisce e si presta ad essere scavata e manipolata: buche, torte di fango, creta, semina sono tra le attività tattili più apprezzate. In estate l’acqua, nelle sue molteplici forme, dal mare ai giochi in giardino, diventa un elemento centrale del gioco sensoriale dei bambini. Pensate anche alla percezione dell’acqua fresca che scorre tra le dita quando fa caldo, oppure alla sensazione della pelle bagnata, oltre che al divertimento infinito dei giochi d’acqua.

Insomma, le stagioni sono, per i bambini, una vera e propria fucina di apprendimenti sensoriali e, per gli adulti, una sorgente di idee laboratoriali ed esperienziali da sviluppare dal punto di vista didattico, oltre a un’occasione per emozionarsi insieme. Autunno, inverno, primavera ed estate, infatti, sono anche stati d’animo, ognuno di noi associa sentimenti diversi in base alla stagione dell’anno, in sintonia con il proprio carattere, le proprie predisposizioni, esperienze e sensibilità. Per molti l’autunno, ad esempio, è sinonimo di malinconia e tristezza, per altri di calma, tranquillità e intimità domestica. L’inverno, soprattutto per i bambini, è gioia e magia perché associato all’attesa del Natale, all’atmosfera tipica del mese di dicembre e ai giochi speciali con la neve. A ogni temperamento la sua stagione dunque!

Progettare percorsi didattici a tema sensorialità e stagioni

I progetti dedicati alle stagioni sono molto frequenti nei servizi 06; tutti gli anni, tendenzialmente, si approfondisce una stagione piuttosto che un’altra o si affrontano tutte e quattro. Dal mio punto di vista non è fondamentale che i temi della progettazione didattica siano particolarmente originali, ma è importante come vengono affrontati e offerti ai bambini. In sostanza, anche l’argomento più consueto, come quello delle stagioni, può diventare il punto di partenza per esperienze davvero significative e originali per i bambini che le sentiranno, anche emotivamente, vicine al loro modo di essere e alla loro indole sperimentativa. 

Gli educatori e gli insegnanti, con le loro proposte, possono incoraggiare i bambini a interagire creativamente con ciò che li circonda, offrendo loro la possibilità di toccare, annusare, vedere, ascoltare e gustare tutto ciò che la natura offre. Ogni piccolo gesto quotidiano, da una passeggiata all’aperto alla raccolta di materiali naturali all’ascolto dei suoni della natura, può diventare un’occasione per arricchire il loro bagaglio sensoriale e culturale, favorire una crescita equilibrata, consapevole e, aggiungerei, ecologica.

Le attività laboratoriali ed esperienziali che si possono proporre, sono davvero molteplici e multidirezionali, dalle esplorazioni libere in natura all’osservazione e classificazione dei reperti naturali, dalla lettura di albi illustrati a tema stagioni, alla realizzazione di allestimenti immersivi, dai cestini ai quadri materici, dalle manipolazioni ai travasi, dai collage alla pittura, giusto per fare qualche esempio!

Lasciamo dunque che le quattro stagioni e i cinque sensi si incontrino con la nostra creatività! 

Prima viene la Primavera
con i fiori sulla pianta.
Poi Estate calda e chiara
quando la cicala canta.
Poi Autunno bruno e quieto
con castagne e foglie rosse,
Poi Inverno infreddolito
con starnuti, gelo e tosse.

Roberto Piumini

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