Il mattoncino come strumento inclusivo per la didattica

Avere a che fare ogni giorno, tutti i giorni con una o più classi di bambini è sicuramente un lavoro stancante e faticoso, lo saprai bene tu che stai leggendo e che fai questo per scelta e per lavoro; saprai anche però che la stanchezza lascia facilmente il posto all’entusiasmo e la soddisfazione di veder crescere quei bambini, aiutarli ogni giorno e poi lasciarli andare verso la scuola successiva affinché continuino il loro percorso di crescita e scoperta.

Se ti ritrovi in quello che ho scritto allora mi potrai confermare che sei spesso alla ricerca di nuove proposte e strumenti da portare in classe affinché il tuo entusiasmo rimanga alto e tu possa trasferirlo anche ai tuoi bambini.

Io da bambino ero contento quando un adulto mi dedicava attenzione e giocava con me, lo vivevo come quel momento in cui “si imparano le cose dei grandi”. Chiedevo a mio zio di spiegarmi un nuovo gioco di carte, oppure come fare la settimana enigmistica o ancora come usare uno strumento per lavorare il legno o riparare un’antenna televisiva.

Pensa se fosse possibile ribaltare questo approccio e portare in classe uno strumento con il quale il bambino possa pensare “la maestra gioca con i mattoncini, vorrà mica imparare le cose dei piccoli?”. Questo è già possibile portando in classe l’uso consapevole e guidato dei mattoncini per costruire e lavorare insieme. Scoprirai che l’interesse dei bambini resta alto perché la voglia di giocare è tanta e il ribaltamento di paradigma aiuta a tenere alte le aspettative. Questo tipo di strumento attira estremamente l’attenzione e noi vogliamo bambini attenti e motivati perché in fin dei conti “stiamo facendo lezione”.

Per chi ci segue da tempo non è una novità, il mattoncino è uno dei nostri Alfabeti quindi rientra a pieno titolo tra le nostre competenze. La sfida è quella di proporlo in maniera non scontata e cercando di aggiungere quel pizzico di Alfabeti LOE che ci contraddistingue. E’ il caso del nostro prossimo webinar gratuito, 6 Mattoncini Per Pensare, ispirato al metodo Six Bricks di LEGO(r) Foundation ma incrociandolo con il modello di pensiero dei 6 cappelli per pensare di Edward De Bono, il padre del pensiero laterale e dell’approccio creativo alla risoluzione dei problemi.

Viene fuori un metodo veloce, che usa solo 6 mattoncini DUPLO(R) e che ti permette di decidere il livello di profondità che vuoi utilizzare: da semplici esercizi di gioco a vere e proprie conversazioni in cui stimoli i bambini a ragionare sui diversi aspetti di una situazione. Naturalmente non devo spiegarti che nel momento in cui hai già i bambini motivati, perché vogliono giocare insieme e tenere in mano i mattoncini, non sarà difficile raggiungere in breve tempo un buon livello di inclusione in termini di coinvolgimento della classe e potresti stupirti di come il più timido o il meno espressivo potrebbero cambiare approccio, semplicemente perché tu avrai cambiato anche solo per un po’ lo strumento con cui li stimoli a crescere e migliorarsi.

Se ti ho incuriosito, iscriviti gratuitamente alla diretta del webinar gratuito 6 Mattoncini Per Pensare oppure dai un’occhiata alle video lezioni gratuite che stiamo rilasciando sul nostro canale YouTube.

Buona didattica con i 6 Mattoncini Per Pensare

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