Le infinite possibilità degli Albi Illustrati

E’ difficile incasellare il significato di Albo Illustrato in una sola definizione.

Per chi, come me, utilizza gli albi con svariate finalità, essi sono tante cose diverse ma imprescindibili l’una dall’altra. Un albo illustrato di qualità è innanzitutto un’esperienza straordinaria per un bambino, ma anche per un adulto, un’esperienza nello stesso tempo ludica, immaginifica e d’apprendimento. 

La definizione di Barbara Bader

Negli anni ho studiato a fondo la letteratura per l’infanzia e tra i tanti stimoli ricevuti da vari esperti sull’argomento, ho fatto mia la definizione di Barbara Bader (“American Picturebooks from Noah’s Ark to The Beast Within” 1976). Un albo illustrato, secondo l’autrice, è un’alchimia perfetta tra diversi elementi, una danza sinuosa e circolare tra testo e immagini, design progettuale, oggetto artigianale ma anche commerciale. E’ un documento storico, sociale e culturale e un prezioso osservatorio pedagogico che ci permette di conoscere meglio e in modo originale il mondo infantile e tutte le dinamiche educative che ruotano attorno a esso. 

A cosa serve l’albo illustrato?

Proprio per tutte queste caratteristiche, l’albo illustrato è indirizzato a tutti, grandi e piccoli, si presta molto bene a essere utilizzato con modalità e scopi diversi. Innanzitutto per il piacere di una buona lettura, per perdersi tra parole e illustrazioni, per vivere un’esperienza carica di emozioni, riflessioni, divertimento e fantasia. Leggere un albo illustrato è semplicemente appagante! 

L’oggetto libro può diventare anche lo spunto per sperimentare attività diverse dalla lettura. “Non è una scatola” di Antoinette Portis, Kalandraka Edizioni, diventa, ad esempio, un gioco infinito da fare con gli scatoloni. Ma potrei citare molti altri titoli!

Oppure gli albi diventano occasione unica per parlare di determinati argomenti che noi adulti riteniamo complessi da affrontare con i bambini. Ecco allora che “Il Bimboleone e altri bambini” di Gabriele Clima, Edizioni Corsare diviene uno strumento per affrontare i temi dell’identità, della diversità, dei modi di essere dell’infanzia, ma anche per riflettere sulle azioni educative di noi adulti. 

Esiste infine un connubio molto stretto tra formazione degli insegnanti e albo illustrato. Essendo esso un meraviglioso oggetto plastico, può diventare un intermediario per approfondire le buone prassi educative e il ruolo complesso dell’insegnante. Così “L’ombrello rosso” di Dieter e Ingrid Schubert, Lemniscaat Edizioni si trasforma in uno strumento formativo per riflettere sulla funzione educativa e sulla figura dell’insegnante intesa come ancoraggio e porto sicuro per la crescita dei bambini.  

Gli albi illustrati, in definitiva, sono un’affascinante metafora del mondo, dei pensieri dei bambini e degli atti educativi degli adulti. 

E per questo motivo ho creato diversi corsi di formazione per insegnanti che prendono spunto da albi illustrati di gran qualità che sono qui consultabili.

(Emanuela Menabue, formatrice pedagogica di LOE).

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