E’ il periodo giusto per pensare alle prime settimane del nuovo anno scolastico: come organizzarle, come gestire gli spazi, ma, soprattutto, come accogliere i bambini, quelli vecchi iscritti e quelli nuovi. Educatori e insegnanti si cimentano a trovare temi adatti da proporre in classe durante questi giorni emotivamente complessi.
Fermo restando che si dovrebbe pensare al concetto di accoglienza durante tutto l’anno scolastico e non solo a settembre- ottobre, mi domando: è proprio necessario progettare percorsi elaborati di accoglienza?
Dal mio punto di vista, le settimane di ambientamento vanno vissute con estrema semplicità didattica.
Progettare l’accoglienza
Essere accoglienti con un bambino e la sua famiglia significa principalmente instaurare una pedagogia della gentilezza, piccole accortezze che rendono la nostra scuola piacevole e il nostro modus operandi ospitale. L’obiettivo principale deve essere quello di entrare in autentica relazione con i nuovi bambini e recuperare quella con i vecchi iscritti.
E’ necessario stare il più possibile “a terra” con loro, sedute sui tappetoni o al tavolo a giocare e parlare con loro. E’ fondamentale porre le basi affinché si instauri, nel più breve tempo possibile, una relazione di fiducia e di amicizia che sarà poi fondamentale per lavorare bene durante il resto dell’anno. Il mio consiglio spassionato è dunque quello di dare via libera a brevi progetti didattici, semplici e poco elaborati, volti a raggiungere esclusivamente obiettivi relazionali tra i bambini stessi, ma anche tra bambini e insegnanti.
Le relazioni di amicizia incontrano gli albi illustrati
Alcuni capolavori della letteratura per l’infanzia, da “Sulla collina” a “Il mio amico Jim”, per citarne alcuni, danno evidenza di come si possa costruire un progetto di accoglienza a tema amicizia. Storie che raccontano in modo semplice e non affettato della nascita di sentimenti di amicizia a partire dalla condivisione di esperienze e di un prezioso tempo ludico, dalla conoscenza dell’altro, dalla contesa, dalla gelosia e, perché no, dalla curiosità che il diverso suscita in me.
I bambini stringono amicizie con una spontaneità e naturalezza tutte diverse rispetto agli adulti, ma, a volte, credo che diventi importante soffermarsi con loro a riflettere sulla profondità di questo sentimento mai scontato e mai banale. E allora, per queste settimane dell’accoglienza, perché non provare a costruire un piccolo progetto a tema amicizia? Affidatevi agli albi illustrati e pioveranno tantissime idee originali su questo argomento.
Emanuela Menabue Formatrice pedagogica di LOE
“Amici per i giorni di festa
Amici per quelli di tempesta,
amici da gennaio a dicembre.
Amici. Amici per sempre.
Amici sotto i cieli luminosi
Amici stretti negli uragani,
amici allegri o silenziosi.
Amici. Ieri, oggi e domani.”
(Satomi Ichikawa, tratto da “Amici”, Orecchio Acerbo Edizioni)
Se vuoi approfondire questo argomento, ti suggeriamo di partecipare al webinar di Emanuela Menabue dal titolo “Amici per sempre: un progetto di accoglienza” previsto per sabato 2 settembre alle ore 10.